23/09/18

Strumenti antichi - Stefano Galeotti (1723 - 1790) : Trio in sol maggiore


Tesori musicali della Biblioteca Forteguerriana
 

Concerto con esecuzione di brani da manoscritti musicali antichi, conservati presso la Biblioteca Forteguerriana.

STEFANO GALEOTTI (1723-1790)
 

Martino Noferi, oboe
Marica Testi, flauto traverso
Ottaviano Tenerani, clavicembalo
 

Strumenti dell’Accademia internazionale di organo e musica antica “Giuseppe Gherardeschi”.

Flauto traverso Johannes Hyacint Rottemburgh, ca 1720 (originale; dieci esemplari nel mondo).


Oboe Giovanni Maria Anciuti, 1725 (originale; dodici esemplari nel mondo).


Clavicembalo da Carlo Grimaldi,1697 (copia).


Clavicembalo da Johannes Daniel Dulcken, 1750 (copia).


Chiesa dello Spirito Santo

01/09/18

150 anniversario G. Rossini : LA DANZA (Tarantella napoletana)



  
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Tarantella napoletana, sì, ma di Rossini

La vicenda artistica di Gioachino Rossini (1792-1868) è ben nota.
Dopo un breve ed intensissimo periodo creativo, nel quale musicò decine di opere liriche, dalle farse alle commedie, dalle tragedie alle opere serie e semiserie, sfornando capolavori assoluti come Il Barbiere di Siviglia, La gazza ladra, Mosè, Guglielmo Tell, per citarne solo alcuni, improvvisamente, dopo il Guglielmo Tell nel 1829, il genio pesarese depose penna e carta pentagrammata e smise di comporre.

Una ventina di anni di attività forsennata, con una quarantina di opere, talvolta anche 4 o 5 all'anno. Poi, il silenzio, e la sua ipocondria, ravvivata un po’ dalla buona cucina.
Ma gli affetti delle persone care (in particolare la sagace moglie Olympe Pelissier) lo portarono talvolta a rompere questo “silenzio musicale”, con quelli che lui chiamò con umorismo “peccati di vecchiaia”.

Ma furono dei capolavori, soprattutto religiosi: lo Stabat Mater (1841) e in particolare la Petite Messe Solennelle (1863), per coro, armonium e doppio pianoforte, una delle cose più belle di musica sacra mai scritte.
Tra i “péchés de vieillesse” si devono ricordare anche le “Soirées Musicales” (1835), dodici canzoni per voce e pianoforte, di vario carattere, dall'aulico al popolaresco, dal sentimentale al drammatico.

Tra queste Serate Musicali brilla per vivacità e inventiva la celeberrima tarantella napoletana, intitolata “La Danza”.

La Danza, tarantella napoletana
Già la luna in mezzo al mare,
mamma mia,si salterà;
l'ora è bella per danzare,
chi è in amor non mancherà.
Già la luna in mezzo al mare,
mamma mia,si salterà;
l'ora è bella per danzare,
chi è in amor non mancherà.
Già la luna in mezzo al mare,
mamma mia si salterà.
Presto in danza a tondo a tondo,
donne mie, venite qua;
un garzon bello e giocondo
a ciascuna toccherà.
Finché in ciel brilla una stella
e la luna splenderà,
il più bel con la più bella
tutta notte danzerà.
Mamma mia, mamma mia,
già la luna è in mezzo al mare,
mamma mia, mamma mia,
mamma mia,si salterà,
frinche, frinche, frinche, frinche frinche,
mamma mia, mamma mia,
mamma mia, si salterà,
la la la ra la ra .....
Salta, salta, gira, gira,
ogni coppia in cerchio va;
già s'avanza,
si ritira e all'assalto tornerà:
Salta, salta, gira, gira,
ogni coppia in cerchio va;
già s'avanza,
si ritira e all'assalto tornerà.
Serra, serra colla bionda,
colla bruna va qua e là,
colla rossa va a seconda,
colla smorta fermo sta.
Viva il ballo a tondo a tondo,
sono un re, sono un pascià;
è il più bel piacer del mondo,
la più cara voluttà.
Mamma mia, mamma mia,
Già la luna in mezzo al mare,
mamma mia,mamma mia,
mamma mia, si salterà;
frinche, frinche, frinche,
frinche, frinche, frinche,
mamma mia si salterà,
frinche, frinche, frinche,
frinche, frinche, frinche,
mamma mia si salterà,
la la la ra la ra .....