Giudizio Universale (Michelangelo Buonarroti) |
Il Dies irae è una sequenza in lingua latina, molto famosa, attribuita a Tommaso da Celano. Sono in molti a ritenerla una composizione poetica medievale tra le più riuscite. C'è un salto di stile rispetto al latino classico: il ritmo è accentuativo e non quantitativo, e i versi sono rimati con rima baciata (AAA, BBB, CCC) a eccezione delle ultime due strofe. Il metro è trocaico.
Descrive il giorno del giudizio, l'ultima tromba che raccoglie le anime davanti al trono di Dio, dove i buoni saranno salvati e i cattivi condannati al fuoco eterno. Il Dies irae è una delle parti più note del requiem e quindi del rito per la messa esequiale previsto dalla messa tridentina.
Compare anche nella Liturgia delle Ore (come inno alternativo per l'ultima settimana del tempo ordinario) in una versione riveduta, che tiene conto dell'illegittimità dell'identificazione da parte dell'esegesi medievale della figura di Maria Maddalena con l'adultera pentita.
Probabilmente l'ispirazione dell'inno è biblica, dalla versione latina della Vulgata del libro di Sofonia 1,15-16:
Messa da Requiem | |
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Compositore | Giuseppe Verdi | ||
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Tipo di composizione | Musica sacra | ||
Epoca di composizione | 1869-1874 | ||
Prima esecuzione | Chiesa di San Marco, Milano, 22 maggio 1874. | ||
Autografo | Museo teatrale alla Scala | ||
Durata media | 1 ora e 20 minuti circa | ||
Organico | coro, voci soliste ed orchestra | ||
Manuale |
È dedicata ad Alessandro Manzoni.
Genesi dell'opera
Dopo il successo di Aida, Verdi si ritirò per un lungo periodo dal teatro d'opera.
Non smise tuttavia di comporre e il lavoro più importante di questo periodo è appunto la Messa da Requiem.
In realtà egli pensava da tempo ad una composizione di questo tipo, tanto che nel 1869 aveva promosso l'organizzazione di una messa di requiem a più mani per la morte di Gioachino Rossini (nota come Messa per Rossini). Il "Libera me Domine" della messa del 1874 fu composto in quell'occasione, anche se non venne mai usato a causa del fallimento del progetto[1].
Verdi rimase molto impressionato dalla morte del compatriota Alessandro Manzoni, avvenuta il 22 maggio 1873. Manzoni, come Verdi, si era impegnato per l'unità di Italia avvenuta pochi anni prima, e condivideva dunque con lui i valori tipici del Risorgimento, di giustizia e libertà. La sua morte gli fornì dunque l'occasione per realizzare il vecchio progetto, questa volta componendo l'intera messa.
Il 3 giugno successivo Verdi scrisse a Ricordi: «Io pure vorrei dimostrare quanto affetto e venerazione ho portato e porto a quel grande che non è più e che Milano ha tanto degnamente onorato. Vorrei mettere in musica una Messa da morto da eseguirsi l'anno venturo per l'anniversario della sua morte. La Messa avrebbe proporzioni piuttosto vaste, ed oltre ad una grande orchestra ed un grande coro, ci vorrebbero anche (ora non potrei precisarli) quattro o cinque cantanti principali».
Dopo l'autorizzazione dell'allora sindaco Giulio Bellinzaghi, il requiem, che Verdi offrì alla città di Milano, fu eseguito in occasione del primo anniversario della morte di Manzoni, il 22 maggio 1874, nella Chiesa di San Marco sempre a Milano. Fu diretto dallo stesso Verdi ed i quattro solisti furono Teresa Stolz (soprano), Maria Waldmann (mezzosoprano), Giuseppe Capponi (tenore) e Ormondo Maini (basso). Il successo fu enorme e la fama della composizione superò presto i confini nazionali.
Nel 1875 Verdi operò una revisione al Liber scriptus, sostituendo il fugato del coro con un'aria per mezzosoprano.
Il Lacrimosa è una rielaborazione del materiale del Lacrimosa del Don Carlo, presente inizialmente nel IV atto dell'opera nella sua versione in cinque atti.
Il manoscritto autografo è conservato presso il Museo Teatrale alla Scala di Milano.
Suddivisione
- Requiem et Kyrie (quartetto solista, coro)
Coro e Orchestra del Teatro Reale dell'Opera di Roma
- Dies Irae
Interpreti: Coro e Orchestra del Teatro Reale dell'Opera di Roma, Tullio Serafin (direttore), Giuseppe Conca (maestro del coro)
- Dies irae (coro)
- Tuba Mirum (basso e coro)
- Mors stupebit (basso e coro)
- Liber Scriptus, (mezzosoprano, coro)
- Quid sum miser (soprano, mezzosoprano, tenore)
- Rex tremendae (solisti, coro)
- Recordare (soprano, mezzosoprano)
- Ingemisco (tenore)
- Confutatis (basso, coro)
- Lacrymosa (solisti, coro)
- Offertorium (solisti)
- Sanctus (a doppio coro)
- Agnus Dei (soprano, mezzosoprano, coro)
- Lux Aeterna (mezzosoprano, tenore, basso)
- Libera Me (soprano, coro)