13/02/13

Vesti la giubba da "I Pagliacci" (R. Leoncavallo)

Vesti la giubba


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Libretto della prima edizione 
Vesti la giubba, conosciuta soprattutto come Ridi, pagliaccio o "Recitar", è un'aria dell'opera Pagliacci     di Ruggero Leoncavallo    .
Viene intonata alla fine del primo atto da Canio, che si prepara per la commedia nel ruolo di Pagliaccio, nonostante abbia scoperto, avvisato da Tonio, il tradimento della moglie Nedda. Quest'aria rappresenta il concetto di "clown tragico", che apparentemente non presenta nessun turbamento, ma che al di fuori del suo ruolo è continuamente frustrato.
La registrazione discografica del 1904    , con Enrico Caruso     nel ruolo del protagonista, è stata la prima nella storia ad aver superato il milione di copie vendute.
  

Testo tratto dallo spartito


Recitar! Mentre preso dal delirio,
non so più quel che dico,
e quel che faccio!
Eppur è d'uopo, sforzati!
Bah! sei tu forse un uom?
Tu se' Pagliaccio!
Vesti la giubba,
e la faccia infarina.
La gente paga, e rider vuole qua.
E se Arlecchin t'invola Colombina,
ridi, Pagliaccio, e ognun applaudirà!
Tramuta in lazzi lo spasmo ed il pianto
in una smorfia il singhiozzo e 'l dolor
Ah, ridi, Pagliaccio,
sul tuo amore infranto!
Ridi del duol, che t'avvelena il cor!

 

 

Curiosità

  • Nel film di Francesco Nuti Willy Signori e vengo da lontano  , il protagonista l'ascolta in macchina all'inizio del film.
  • In una scena del film Gli intoccabili     Al Capone    , interpretato da Robert De Niro    , si commuove ascoltando quest'aria eseguita da Enrico Caruso    .
  • Nell'episodio Il Bob italiano     de I Simpson     Telespalla Bob    , emergendo da una botola, canta la celebre aria.
  • È brevemente intonata da Joker     in un episodio della serie The Batman    .
  • Nel film Cookie è usata una registrazione di Mario del Monaco    .
  • L'aria viene cantata in playback     da Giovanni nel film Tre uomini e una gamba     di Aldo, Giovanni e Giacomo    .
  • Nella scena del film The Mask - Da zero a mito     in cui Jim Carrey     va nell'officina per ritirare l'auto, il meccanico sta appunto ascoltando l'aria trasmessa da una radio.
  • Era usata in una delle pubblicità della Coca Cola    .
  • "Ridi pagliaccio" è l'inizio della canzone dei Queen     It's a Hard Life    , scritta da Freddie Mercury    .
  • È possibile ascoltare l'aria anche nel gioco Grand Theft Auto - Liberty City Stories     a bordo di un qualsiasi veicolo, selezionando come stazione radio "DOUBLE CLEF FM".
  • 007 Moonraker-Operazione spazio, cantata dal tenore a Venezia nel cui pianoforte precipita Chang, lo scagnozzo di Hugo Drax.
  • Nel film di Woody Allen     "To Rome with Love    " è intonata nel finale da un personaggio (interpretato dal tenore Fabio Armiliato    ) che si esibisce sui palchi cantando sotto la doccia.

     

     

    Pagliacci (opera)

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    Pagliacci
    Lingua originale italiano  
    Genere opera lirica  
    Musica Ruggero Leoncavallo  
    Libretto Ruggero Leoncavallo
    Fonti letterarie vicenda reale
    Atti due
    Prima rappr. 21 maggio   1892  
    Teatro Teatro Dal Verme  , Milano  
    Personaggi
    • Nedda, nella commedia Colombina   (soprano  )
    • Canio, nella commedia Pagliaccio (tenore  )
    • Tonio, nella commedia Taddeo (baritono  )
    • Beppe, nella commedia Arlecchino   (tenore)
    • Silvio, contadino (baritono)

    Pagliacci è un'opera lirica   divisa in due atti di Ruggero Leoncavallo  , su libretto   del compositore, rappresentata per la prima volta al Teatro dal Verme   a Milano  , il 21 maggio 1892   con la direzione di Arturo Toscanini  .
    Essa si ispira a un delitto realmente accaduto a Montalto Uffugo  , in Calabria  , quando il compositore era bambino, e in seguito al quale il padre di Ruggiero Leoncavallo, che era magistrato, istruì il processo che portò alla condanna dell'uxoricida  .
    Tradizionalmente, l'opera viene rappresentata in coppia con l'altro capolavoro del teatro musicale verista, Cavalleria rusticana   di Pietro Mascagni  .
    Sicuramente, uno dei motivi del successo popolare dell'opera risiede anche nella prima registrazione discografica con Enrico Caruso   quale protagonista; il disco è ricordato come una pietra miliare dell'allora nascente industria discografica, essendo stato il primo ad aver superato il milione di copie vendute.

    Trama

    La rappresentazione inizia a sipario calato, con Tonio che, in costume da Taddeo, si presenta come Prologo, fungendo da portavoce dell'autore ed enunciando i principi informatori e la poetica dell'opera. Il Prologo di Pagliacci costituisce un vero e proprio manifesto poetico-programmatico della corrente verista   all'interno della giovane scuola   italiana (Si può, si può?).
    La compagnia di Canio è giunta in un paesino meridionale, Montalto Uffugo   in provincia di Cosenza  , per inscenare una commedia  . Canio non sospetta che la moglie Nedda lo tradisca con Silvio, un contadino del luogo. Tonio, che ama Nedda ma che è da lei respinto, avvisa Canio del tradimento. Questi scopre i due amanti che si promettono amore, ma Silvio fugge senza che Canio lo veda in volto. Canio vorrebbe scagliarsi contro Nedda, ma arriva uno degli attori a sollecitare l'inizio della commedia perché il pubblico aspetta. Canio non può fare altro, nonostante il suo turbamento, che truccarsi e prepararsi per la commedia (Recitar... Vesti la giubba  ).
    Canio, nel ruolo di Pagliaccio, impersona appunto un marito tradito dalla sposa Colombina. La realtà e la finzione finiscono col confondersi, e Canio, nascondendosi dietro il suo personaggio, riprende il discorso interrotto dalla necessità di dare inizio alla commedia e, sempre recitando, rinfaccia a Nedda la sua ingratitudine e trattandola duramente le dice che il suo amore è ormai mutato in odio per la gelosia. Di fronte al rifiuto di Nedda di dire il nome del suo amante, Canio uccide lei e Silvio accorso per soccorrerla. Tonio e Beppe, inorriditi, non intervengono, ma gli spettatori, comprendendo troppo tardi che ciò che stanno vedendo non è più finzione, cercano invano di fermare Canio, che, a delitto compiuto, esclama beffardo: "la commedia è finita!".