Nella
seguente poesia sono presenti tutti gli ingredienti tipici della poetica
pascoliana, come la mancanza delle figure genitoriali, la casa come nido
protettivo e la vita col proseguire nella sua cantilena, di generazione in
generazione, con una lentezza della quale quasi non ci si accorge.
L'opera è praticamente un pianto che il poeta fa triste
perchè la quercia viene abbattuta e ognuno porta via un fascio di legni.
All'inizio lui cerca l'ombra di questa quercia grande che non c'è più,non è più
un riparo fresco e ombroso per nessuno...le sono stati tagliati anche i rami che erano carichi di piccoli nidi di
uccelli...come una madre che raccoglie su di se tra le sue braccia tanti
figli...e poi la parte più triste è l'immagine di quella capinera che vola verso
il suo nido e non lo trova perchè gli uomini le hanno abbattuto la
quercia,quindi la casa.
E' un pò un simbolo di tristezza,di solitudine e di ingiustizia quasi questa
poesia...ci sono gli uccellini che vivono su questa quercia
grande,sicura,accogliente che viene fatta a pezzi dall'uomo...e c'è quella
capinera che ora non ha più una casa e vola in cerca di un nido che ora non c'è
più.
PARAFRASI
La quercia caduta
-Dov'era l'ombra della grande quercia morta, non più il vento può passare tra i suoi rami.
La gente dice" mi ricordo: era molto grande
Ancora ora pendono i nidi degli uccelli di primavera
la gente dice : ora ricordo era anche piena di vita
Ognuno la loda, la taglia.
la sera con il lor ceppo tornano a casa
nella stessa sera il pianto di una capinera che cercherà il nido e non lo troverà.
-Dov'era l'ombra della grande quercia morta, non più il vento può passare tra i suoi rami.
La gente dice" mi ricordo: era molto grande
Ancora ora pendono i nidi degli uccelli di primavera
la gente dice : ora ricordo era anche piena di vita
Ognuno la loda, la taglia.
la sera con il lor ceppo tornano a casa
nella stessa sera il pianto di una capinera che cercherà il nido e non lo troverà.
La quercia caduta
- Giovanni Pascoli
Dov'era l'ombra, or sé la quercia spande
morta, né più coi turbini tenzona.
La gente dice: Or vedo:era pur grande!
Pendono qua e là dalla corona
i nidietti della primavera.
Dice la gente: Or vedo:era pur buona!
Ognuno loda, ognuno taglia. A sera
ognuno col suo grave fascio va.
Nell'aria, un pianto… d'una capinera
che cerca il nido che non troverà.