31/12/11

BUON ANNO : Libiamo ne' lieti calici (Giuseppe Verdi 1813 - 1901)









Libiamo ne' lieti calici


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1leftarrow.pngVoce principale: La traviata.


Le prime 15 battute



Libiamo ne' lieti calici è un celebre brindisi in tempo di valzer del primo atto della Traviata di Giuseppe Verdi (scena II). Costituisce uno degli episodi in cui si articola l'introduzione dell'opera ed è intonato da Violetta (soprano), Alfredo (tenore) e dal coro imbottito di seconde parti (Flora, Gastone, il Barone, il Dottore, il Marchese). I versi furono scritti da Francesco Maria Piave.



Testo preso dallo spartito :


Alfredo:
Libiam libiamo, ne' lieti calici,
che la bellezza infiora;
e la fuggevol fuggevol'ora
s'inebrii a voluttà.
Libiam ne' dolci fremiti
che suscita l'amore,
poiché quell'occhio al core
Onnipotente va.
Libiamo, amore; amor fra i calici
più caldi baci avrà.
Tutti:
Ah! Libiam, amor fra i calici
Più caldi baci avrà.
Violetta:
Tra voi saprò dividere
il tempo mio giocondo;
tutto è follia follia nel mondo
Ciò che non è piacer.
Godiam, fugace e rapido
è il gaudio dell'amore;
è un fior che nasce e muore,
né più si può goder.
Godiam c'invita c'invita un fervido
accento lusighier.
Tutti:
Ah! Godiamo, la tazza e il cantico
la notte abbella e il riso,
in questo in questo paradiso
ne scopra il nuovo dì.
Violetta:
La vita è nel tripudio...
Alfredo:
Quando non s'ami ancora...
Violetta:
Nol dite a chi l'ignora,
Alfredo:
È il mio destin così...
Tutti:
Ah! Godiamo, la tazza e il cantico
la notte abbella e il riso,
in questo in questo paradiso
ne scopra il nuovo dì.