25/11/17

Museo Diocesano e Clemente Rospigliosi (Pistoia)

 


Interessante la visita odierna al palazzo e relativi musei.


vivipistoia.it

Museo Diocesano e Clemente Rospigliosi Pistoia

Il Museo Diocesano di Pistoia venne inaugurato nel 1968, ed era inizialmente situato all’interno dell’antico palazzo dei vescovi.


Palazzo Rospigliosi 


A partire dal 1990 è stato collocato all’interno del palazzo Rospigliosi, dove sono presenti tutt’ora sia il Museo del Ricamo sia il Museo Clemente Rospigliosi.

Per comprendere al meglio perché è stato scelto il palazzo Rospigliosi, come ambiente di collocamento del Museo Diocesano, è molto utile sapere che questa struttura fu edificata nella seconda metà del 1500 su richiesta di Giovambattista Rospigliosi, membro della nobile famiglia a cui appartenne anche Giulio Rospigliosi, pistoiese dalla nascita, che divenne papa con il nome di Clemente IX; colui per il quale è spesso ricordato il palazzo.

L’interno dell’edificio fortunatamente non è stato modificato, perché ancora oggi vanta un meraviglioso arredo, risalente all’epoca seicentesca, che ha la valenza di una cornice, posta per mettere in risalto le opere esposte all’interno della galleria.

Il trasferimento del Museo Diocesano, in alcuni ambienti del palazzo, deriva dalla necessità di valorizzare e preservare le molteplici opere e oggetti di arte sacra provenienti dalle chiese della Diocesi di Pistoia, perché la consapevolezza che queste sono testimonianze molto importanti di civiltà, ha condotto alla scelta di riunire in poche sedi museali gli oggetti più significativi e più esposti alla rovina. 

Questa azione di ricollocamento svolta negli ultimi anni, anche se può far perdere un’identità storica a tali opere ed oggetti sacri, si è però rivelata indispensabile per la salvaguardia degli stessi; il Museo Diocesano permette quindi di visitare un percorso espositivo che propone principalmente oggetti come argenterie, dipinti, vasi sacri, statue, parametri liturgici e vari dipinti di scuola pistoiese, che sono disposti secondo un ordine cronologico ben preciso.

Il Museo Diocesano offre quindi, oltre che l’esposizione della qualità artistica delle opere di origine pistoiese, anche la possibilità di seguire il cambiamento dello stile, attraverso i secoli, nei diversi oggetti destinati alle necessità di uso di culto e di decoro della comunità ecclesiastica.

La nuova sede del museo non è però l’unica in cui è possibile ammirare il ricco patrimonio artistico e religioso della piccola città toscana, infatti il Museo Diocesano possiede altre due sezioni espositive, sul territorio pistoiese, che sono situate nella località Ferruccia e l’altra, il Museo Diocesano di Arte Sacra di Popiglio, si trova a Gavinana all’interno dell’Ecomuseo della Montagna Pistoiese.

Il Museo Clemente Rospigliosi, attiguo al Museo Diocesano di Pistoia, conserva vari dipinti molto importanti come ad esempio le tele del pittore pistoiese Giacinto Gimignani.
Precisamente questo museo però non è altro che la splendida residenza dell’ultimo discendente della nobile famiglia, Clemente Rospigliosi, il quale morì nel 1981 lasciandola per testamento alla Cattedrale di Pistoia con la volontà che l’appartamento, denominato di Papa Clemente IX (Giulio Rospigliosi), il quale fu ospite in questa residenza, fosse destinato a Museo. Il piano nobile di Palazzo Rospigliosi, dove è situato l’appartamento di Clemente Rospigliosi Sozzifanti, conserva intatto il lussuoso arredo seicentesco che si vuole fosse stato allestito per ospitare dignitosamente il papa pistoiese.

Le sale del Museo Clemente Rospigliosi mostrano una notevole ricchezza e cura nell’integralità dell’arredo seicentesco, con mobili elaborati ed una ricca raccolta di dipinti. Tutte le opere del museo si trovano esposte tra le lussuose pareti tappezzate di damasco, i soffitti a cassettoni e gli affreschi, risalenti al periodo del sei-settecento, che decorano le stanze del palazzo.

Visitare quest’appartamento adibito a museo fa comprendere le preferenze artistiche di una committenza nobiliare che, pur sentendo l’influsso e la pressione di Roma e di Firenze, si manteneva legata alla produzione di artisti locali, come si può notare nel nucleo di quadri costituito dalle tele eseguite del pittore pistoiese Giacinto Gimignani.





Papa Clemente IX