17/12/11

Barbiere di Siviglia (G. Rossini)



Largo al factotum è la cavatina di Figaro (baritono) nella seconda scena del primo atto del Barbiere di Siviglia di Gioacchino Rossini.

Egli si presenta come il tuttofare della città, oltre che come barbiere (infatti factotum viene dal latino, che letteralmente significa "colui che fa qualunque cosa"), vantando la propria popolarità. Figaro afferma ciò perché a quel tempo i barbieri non si limitavano a tagliare barbe e capelli, ma esercitavano più mestieri, tra i quali alcune forme di medicina.

Costituisce un pezzo di bravura per i baritoni, la cui tecnica è messa alla prova dai numerosi scioglilingua, tipici dell'opera buffa, ed è inoltre uno dei pezzi più celebri del repertorio operistico classico.

Testo desunto dallo spartito

Largo al factotum della città.- Largo
Presto a bottega che l'alba è già. - Presto
Ah, che bel vivere, che bel piacere, che bel piacere
per un barbiere di qualità, di qualità!
Ah, bravo Figaro!
Bravo, bravissimo!
Fortunatissimo per verità!
Pronto a far tutto,
la notte e il giorno
sempre d'intorno in giro sta.
Miglior cuccagna per un barbiere,
vita più nobile, no, non si da.
Rasori e pettini
lancette e forbici,
al mio comando
tutto qui sta.
V'è la risorsa,
poi, del mestiere
colla donnetta... col cavaliere...
Tutti mi chiedono, tutti mi vogliono,
donne, ragazzi, vecchi, fanciulle:
Qua la parrucca... Presto la barba...
Qua la sanguigna...
Presto il biglietto...
Qua la parrucca, presto la barba,
Presto il biglietto, ehi!
Figaro! Figaro! Figaro!, ecc.
Ahimè, che furia!
Ahimè, che folla!
Uno alla volta, per carità!
Ehi, Figaro! Son qua.
Figaro qua, Figaro là,
Figaro su, Figaro giù,
Pronto prontissimo son come il fulmine:
sono il factotum della città.
Ah, bravo Figaro! Bravo, bravissimo;
a te fortuna non mancherà.



 L'OPERA :



Il barbiere di Siviglia è un'opera di Gioacchino Rossini su libretto di Cesare Sterbini tratto dalla commedia omonima di Beaumarchais.
Il titolo originale è Almaviva, o sia l'inutile precauzione. Il libretto era stato già musicato l'anno prima da Francesco Morlacchi. Prima di lui, Giovanni Paisiello aveva messo in scena il suo Barbiere di Siviglia nel 1782.

La prima rappresentazione ebbe luogo il 20 febbraio 1816 al Teatro Argentina a Roma e terminò fra i fischi. A provocarli, secondo i pettegolezzi dell'epoca, sarebbero stati gli impresari di un teatro concorrente, il Teatro Valle; secondo altri, la colpa fu di alcuni seguaci di Paisiello e della sua versione dell'opera. Il solo annuncio che Rossini stava preparando una nuova versione del Barbiere di Siviglia aveva suscitato non poche polemiche, anche in considerazione del fatto che all'epoca Paisiello era ancora vivo.

Il fiasco della prima fu però riscattato immediatamente dal successo delle repliche e l'opera di Rossini finì presto per oscurare la precedente versione di Paisiello, divenendo ad oggi una delle opere più rappresentate al mondo.

Il contralto Geltrude Righetti Giorgi fu la prima Rosina della storia mentre il ruolo di Almaviva fu affidato al grande tenore spagnolo Manuel García.

Trama 

Atto I 

Il conte di Almaviva è innamorato della bella Rosina, che abita nella casa del suo anziano tutore, don Bartolo, a sua volta segretamente intenzionato a sposarla. Il conte chiede a Figaro, barbiere nonché "factotum della città", di aiutarlo a conquistare il cuore della ragazza, alla quale si è presentato sotto il falso nome di Lindoro. Figaro consiglia al conte di cambiare personalità e fingersi un giovane soldato, di cui Rosina si dimostra presto interessata grazie anche ad una bella serenata cantata sotto le finestre della casa del dottore; il barbiere procura inoltre a Lindoro un foglio che ne attesta la temporanea residenza in casa di don Bartolo e tenta di allacciare i rapporti con Rosina. Don Basilio, il maestro di musica della ragazza, sa della presenza del conte di Almaviva in Siviglia e suggerisce a don Bartolo di calunniarlo per sminuirne la figura, giunge in casa sorprendendo Figaro e Rosina. La ragazza aveva già scritto un biglietto per Lindoro, ma Don Bartolo si accorge che manca un foglio dal taccuino e striglia Rosina. Secondo i piani, il conte di Almaviva irrompe nella casa di Don Bartolo fingendosi un soldato ubriaco, ma crea una tale confusione che arrivano i gendarmi. Quando però il conte si fa riconoscere di nascosto dall'ufficiale, i soldati si ritirano in buon ordine, lasciando Don Bartolo esterrefatto. Continua con il Secondo Atto (Atto ||)

Atto II

Don Bartolo comincia a sospettare riguardo alla vera identità del giovane soldato. Giunge il sedicente maestro di musica Don Alonso (in realtà sempre il conte, celato in un nuovo travestimento), che afferma di essere stato inviato da Don Basilio, rimasto a casa febbricitante, a sostituirlo nella lezione di canto per Rosina.
Per guadagnare la fiducia del tutore, il finto Don Alonso gli mostra il biglietto che Rosina gli aveva mandato. Nel frattempo giunge Figaro con il compito di radere la barba al padrone di casa. Nonostante Figaro faccia il possibile per coprire la conversazione dei due giovani, Don Bartolo capta le loro parole e caccia tutti. Con lui resta solo Berta, la serva, a commiserare il vecchio padrone.
Don Bartolo fa credere a Rosina, mostrandole il biglietto consegnatogli da Don Alonso, che Lindoro e Figaro si vogliano prendere gioco di lei, e quest'ultima amareggiata acconsente alle nozze con il suo tutore, che prontamente fa chiamare il notaio. In quel momento arriva anche Don Basilio, mentre con una scala Figaro e il Conte entrano in casa dalla finestra e raggiungono Rosina. Finalmente il conte rivela la propria identità, per chiarire la situazione e convincere la fanciulla della sincerità del suo amore.
Don Bartolo ha però fatto togliere la scala e i tre complici si trovano senza via di fuga. In quel momento sopraggiunge il notaio chiamato a stendere il contratto delle nozze tra Don Bartolo e Rosina. Approfittando dell'assenza temporanea del tutore, il conte convince lui e Don Basilio (dietro congrua ricompensa) a inserire nel contratto il nome suo in luogo di quello di Don Bartolo. Giunto troppo tardi, a quest'ultimo resta la magra consolazione di aver risparmiato la dote per Rosina, che il conte di Almaviva rifiuta. Gli amanti coronano dunque il loro sogno.

Personaggi e interpreti 

ruolo tipologia vocale cast della prima, 20 febbraio 1816
(direzione: Gioachino Rossini)
Il Conte d'Almaviva tenore Manuel García
Bartolo basso buffo Bartolomeo Botticelli
Rosina contralto Geltrude Righetti Giorgi
Figaro baritono Luigi Zamboni
Basilio basso Zenobio Vitarelli
Berta soprano Elisabetta Loyselet
Fiorello baritono Paolo Biagelli
Ambrogio, un ufficiale, un alcalde, un notaro, agenti di polizia, soldati, suonatori

Struttura dell'opera


Rappresentazione del 15 novembre 1916 al Teatro Bol'šoj di Mosca. (In alto, il celebre basso Fëdor Ivanovič Šaljapin)

Atto I 

  • 1 Introduzione
    • Coro Piano, pianissimo (Fiorello, Conte, Coro)
    • Cavatina Ecco, ridente in cielo (Conte)
    • Seguito dell'introduzione (Recitativo) Ehi, Fiorello?... (Conte, Fiorello, Coro)
  • 2 Cavatina Largo al factotum (Figaro)
  • 3 Canzone Se il mio nome saper voi bramate (Conte)
  • 4 Duetto All'idea di quel metallo (Figaro, Conte)
  • 5 Cavatina Una voce poco fa (Rosina)
  • 6 Aria La calunnia è un venticello (Basilio)
  • 7 Duetto Dunque io son... tu non m'inganni? (Rosina e Figaro)
  • 8 Aria A un dottor de la mia sorte (Bartolo)
  • 9 Finale I Ehi di casa... buona gente... (Rosina, Berta, Conte, Figaro, Bartolo, Basilio, Ufficiale, Coro)

Atto II 

  • 10 Duettino Pace e gioia sia con voi (Conte, Bartolo)
  • 11 Aria Contro un cor che accende amore (Rosina)
  • 12 Arietta Quando mi sei vicina (Bartolo)
  • 13 Quintetto Don Basilio!... (Rosina, Conte, Figaro, Bartolo, Basilio)
  • 14 Aria Il vecchiotto cerca moglie (Berta)
  • 15 Temporale
  • 16 Terzetto Ah! qual colpo inaspettato (Rosina, Conte, Figaro)
  • 17 Recitativo strumentato Il Conte!... ah, che mai sento!... (Conte, Bartolo)
  • 18 Aria Cessa di più resistere (Conte, Coro)
  • 19 Finaletto II Di sì felice innesto (Rosina, Berta, Conte, Figaro, Bartolo, Basilio, Coro)

Arie alternative 


Nellie Melba come Rosina (primi anni venti)

  • 8b Aria alternativa (al posto di A un dottor della mia sorte) Manca un foglio (Bartolo) scritta da Pietro Romani
  • 11b Aria alternativa (al posto di Contro un cor che accende amor) La mia pace, la mia calma (Rosina)
  • 14b Aria (posta dopo il dialogo tra Rosina e don Bartolo) Ma forse, ahimè, Lindoro (Rosina)
  • Per una rappresentazione a Padova, Rossini riscrisse l'aria Cessa di più resistere per il personaggio di Rosina, che nell'occasione era interpretata da Geltrude Righetti Giorgi

Organico orchestrale 

La partitura di Rossini prevede l'utilizzo di:
Per i recitativi:

Edizione critica 

L'edizione critica del Barbiere di Siviglia è stata curata da Alberto Zedda e pubblicata da Ricordi nel 1969.

Incisioni discografiche (scelta)

Anno Cast (Figaro, Rosina, Almaviva, Bartolo, Basilio) Direttore Etichetta
1958 Tito Gobbi, Maria Callas, Luis Alva, Fritz Ollendorf, Nicola Zaccaria Alceo Galliera EMI

Robert Merrill, Roberta Peters, Cesare Valletti, Giorgio Tozzi, Fernando Corena Erich Leinsdorf RCA
1960 Nicola Monti, Gianna D'Angelo, Renato Capecchi, Giorgio Tadeo Bruno Bartoletti Deutsche Grammophon
1972 Hermann Prey, Teresa Berganza, Luis Alva, Enzo Dara, Paolo Montarsolo Claudio Abbado Deutsche Grammophon
1975 Sherrill Milnes, Beverly Sills, Nicolai Gedda, Renato Capecchi, Ruggero Raimondi James Levine EMI
1982 Leo Nucci, Marilyn Horne, Paolo Barbacini, Enzo Dara, Samuel Ramey Riccardo Chailly Fonit Cetra
1989 Leo Nucci, Cecilia Bartoli, William Matteuzzi, Enrico Fissore, Paata Burchuladze Giuseppe Patanè Decca
1993 Placido Domingo, Kathleen Battle, Frank Lopardo, Lucio Gallo, Ruggero Raimondi Claudio Abbado Deutsche Grammophon
2005 Pietro Spagnoli, Marìa Bayo, Juan Diego Flòrez, Bruno Praticò, Ruggero Raimondi Gianluigi Gelmetti DECCA
2008 Roberto Frontali, Rinat Shaham, Francesco Meli, Bruno de Simone, Giovanni Furlanetto Antonino Fogliani Dynamic (record label)

Adattamenti cinematografici 

L'opera di Rossini è stata oggetto di numerosi adattamenti per il cinema e la televisione.
In particolare si ricorda qui il film del 1946 girato dal regista Mario Costa, nel quale Il Barbiere rossiniano era interpretato, fra gli altri, da Ferruccio Tagliavini nel ruolo di Almaviva e Tito Gobbi in quello di Figaro.
Un'altra edizione storica è quella del 1972 diretta da Abbado, per la regia televisiva di Ponnelle, con Hermann Prey, Teresa Berganza, Luigi Alva, Enzo Dara, Paolo Montarsolo, e con l'Orchestra e il Coro del Teatro alla Scala di Milano.

Influenze nella cultura popolare [modifica]

Bibliografia

  • Marco Beghelli e Nicola Gallino (a cura di), Tutti i libretti di Rossini, Milano, Garzanti, 1991. ISBN 88-11-41059-2

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